giovedì 9 settembre 2010


martedì 17 agosto 2010

Le zanzare a Barcellona (la potenza del tigre)

Mortacci vostri.

A Barcellona d’estate bisogna armarsi delle armi chimiche più evolute: zampironi, pasticconi odoranti velenosi, pomate da spalmare sulla pelle e altri congegni che probabilmente provocano allucinazioni. Durante la mattina e il pomeriggio basta una finestra aperta per invitare queste simpatiche creature a prendere un caffè. Le zanzare tigre ti volano intorno senza far rumore, perchè hanno il silenziatore. Hanno anche una colorazione più accattivante rispetto alla normale zanzara notturna: tipo tigre, appunto.

Che stile.

Bisogna davvero concentrarsi per schiacciarne una.

Riescono a pungerti anche sotto l’ascella. Non so come facciano, ma per questo le stimo.

La sera la zanzara tigre si dà il cinque con la zanzara normale per il cambio di turno; quest’ultima è più rumorosa, goffa. E’ la versione meno evoluta, talmente stupida da ronzarti dentro le orecchie prima di pungerti o fermarsi da qualche parte: “ora mi poso là su quel muro bianco e tu mi spiaccichi”, ti dice.

E ne viene fuori davvero un bello schifo, perchè mentre la schiacci ti accorgi che eri già stato punto più volte.

La mattina ti svegli infastidito e pruriginoso, basta grattare una singola zona per prendere cinque o sei punture insieme: un bel vantaggio. Puoi chiaramente vedere la differenza tra le punture della tigre e della zanzara normale. La tigre ti lascia dei pustoloni rosso fluorescente niente male. Un tocco di classe.

Dunque, che fare? C’è chi suggerisce di comprare quei costosi congegni emananti gas letali a El Corte Inglés, perchè là li vendono di buona qualità. Quelli comprati dai cinesi non funzionano; magari servono a mandare via gli spiriti e non le zanzare.

Per me l’unica speranza risiede negli amici pipistrelli: moltiplicatevi e mangiatele tutte!

Evitate però di attaccarvi alla testa della gente.

Mortacci vostri.

Corbix

martedì 10 agosto 2010


sabato 7 agosto 2010

...dai, scegliamo l'ostello in base all'insegna!

Corbix (Barcellona)

venerdì 30 luglio 2010


martedì 27 luglio 2010

Il Whelan’s:

indie rock a manetta senza altre cazzate intorno.

E’ e rimane il mio pub preferito di Dublino.

La mia prima pinta al Whelan's non son riuscito a berla: la mano di una gentil donzella che danzava al ritmo dei The Killers l’ha letteralmente proiettata in aria per poi farla cadere al centro della pista, dove si è frantumata in mille pezzi. Poteva sfondare il cranio a qualcuno e quel qualcuno avrebbe sicuramente continuato a ballare col cranio sfondato, tanto in questo pub un problema del genere non è grave: lo si risolve il giorno dopo.

Al Whelan’s i buttafuori guardano la gente dall’alto, ogni tanto indicano qualcuno che si è imbizzarrito come un cavallo e fanno“no” con la testa; dopo due “no” scendono, lo prendono e lo accompagnano “gentilmente” fuori, dove piove.

Dopo una certa ora si possono incontrare personaggi incredibili: dall’imbecille che pensa che gli Arcade Fire gli diano il diritto di farti la nocciolina in testa, passando attraverso il tizio che scuotendo la testa al ritmo della chitarra dà una capocciata all’amico, fino alla ragazza che baciando il suo ragazzo ti tocca il culo (è successo, mi son dovuto girare tre volte per capire che era stata lei). E si balla, anzi si poga, poi si balla di nuovo, si saltella, ci si sbatte ma con allegria, fino a quando non si torna al bar per un’altra pinta. Ci si esalta quando arriva una canzone che nessuno aspettava, ci si abbraccia a vicenda come dopo un gol della nazionale, ci si perde nei due piani e nelle tante sale aspettando di tornare in pista.

E poi musica live, con svariati gruppi più o meno underground ma sempre di qualità e i dj, prettamente indie rock con qualche sprazzo di classic e revival.

Chi frequenta questo pub? Veri Dubliners e tanti personaggi alternativi dall’aria umana, uomini bizzarri, artisti, belle donne e noi (veramente pochi) italiani!

Chevvelodicoafare quindi?

Tutti al Whelan’s!

Non ditemi che non vi avevo avvisato.

Corbix

venerdì 23 luglio 2010

Maledetti burloni

Corbix, Barcellona