martedì 27 luglio 2010

Il Whelan’s:

indie rock a manetta senza altre cazzate intorno.

E’ e rimane il mio pub preferito di Dublino.

La mia prima pinta al Whelan's non son riuscito a berla: la mano di una gentil donzella che danzava al ritmo dei The Killers l’ha letteralmente proiettata in aria per poi farla cadere al centro della pista, dove si è frantumata in mille pezzi. Poteva sfondare il cranio a qualcuno e quel qualcuno avrebbe sicuramente continuato a ballare col cranio sfondato, tanto in questo pub un problema del genere non è grave: lo si risolve il giorno dopo.

Al Whelan’s i buttafuori guardano la gente dall’alto, ogni tanto indicano qualcuno che si è imbizzarrito come un cavallo e fanno“no” con la testa; dopo due “no” scendono, lo prendono e lo accompagnano “gentilmente” fuori, dove piove.

Dopo una certa ora si possono incontrare personaggi incredibili: dall’imbecille che pensa che gli Arcade Fire gli diano il diritto di farti la nocciolina in testa, passando attraverso il tizio che scuotendo la testa al ritmo della chitarra dà una capocciata all’amico, fino alla ragazza che baciando il suo ragazzo ti tocca il culo (è successo, mi son dovuto girare tre volte per capire che era stata lei). E si balla, anzi si poga, poi si balla di nuovo, si saltella, ci si sbatte ma con allegria, fino a quando non si torna al bar per un’altra pinta. Ci si esalta quando arriva una canzone che nessuno aspettava, ci si abbraccia a vicenda come dopo un gol della nazionale, ci si perde nei due piani e nelle tante sale aspettando di tornare in pista.

E poi musica live, con svariati gruppi più o meno underground ma sempre di qualità e i dj, prettamente indie rock con qualche sprazzo di classic e revival.

Chi frequenta questo pub? Veri Dubliners e tanti personaggi alternativi dall’aria umana, uomini bizzarri, artisti, belle donne e noi (veramente pochi) italiani!

Chevvelodicoafare quindi?

Tutti al Whelan’s!

Non ditemi che non vi avevo avvisato.

Corbix

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